Umidità di risalita

L’umidità ascendente, anche nota come umidità di risalita o risalita capillare, interessa le fasce basse di una parete, derivando dalla penetrazione dal terreno alla muratura di acqua proveniente dal suolo.
Il principio è molto semplice: una muratura che assorbe il liquido sottostante come se fosse una spugna immersa nell’acqua. Questo è un fenomeno tanto frequente, quanto dannoso, per la salute, per la struttura, per la dispersione termica.
L’umidità ascendente colpisce il piano terra degli edifici andando a intaccare la struttura fino ad altezze non superiori ai 300 cm (nei casi limite), mediamente 150 cm.
Si tratta di un fenomeno antigienico e antiestetico, oltre che dannoso, con possibile deterioramento di intonaco e laterizio attorno alla zona di contatto con la parte asciutta.

Cause umidità per risalita


Il fenomeno della risalita capillare è relazionato alla tipologia della fonte umida.
L’acqua può derivare da precipitazioni meteoriche, ma anche da dispersione delle rete idrica o fognaria o da falda freatica o ancora dalla vicinanza di canali, fiumi e specchi d’acqua.
Se l’origine è varia, il danno rimane importante e, soprattutto, tende a peggiorare, penetrando sempre più radicalmente nella struttura, mettendola seriamente a rischio.
Inoltre, l’umidità per risalita capillare peggiora con l’esposizione al sole, poiché l’aumento di evaporazione prodotto dal calore agevola, allo stesso tempo, anche l’ulteriore processo di assorbimento dal terreno.
Un problema e un danno destinati ad aumentare nel tempo.
Per questo è importante intervenire sin dai primi sintomi e intervenire con cognizione di causa.

Soluzioni umidità per risalita firmate Peter Cox


Per porre definitivamente rimedio a questo annoso problema che altrimenti tenderebbe a ripetersi ciclicamente, la Peter Cox ha ideato un intervento risolutivo a prova di collaudo e garantito: l’ormai nota BARRIERA PETER COX.
Si tratta dell’unico e definitivo rimedio possibile che porta l’edificio a rigettare l’acqua anziché assorbirla: una barriera chimica continua nella muratura che interrompe la risalita capillare dell’umidità, invertendo l’angolo di bagnabilità dei capillari.
A questo proposito, si utilizzano prodotti a base di formulati siliconici, immessi nel muro ad opera di particolari trasfusori che ne consentono una lenta diffusione nella zona di intervento.
Al fine di avere un trattamento idrofobico stabile nel tempo, su muri intonacati, è fondamentale l’operato di questi prodotti che si fissano chimicamente all’interno dei capillari murari.
Dopo avere effettuato l’intervento, avviene un’asportazione dell’intonaco, della zona in cui è degredato estendendola fino a circa 50 cm in altezza dalla stessa.
Occorre attendere che la muratura si asciughi per poter:

1) Stendere l’impregnante antisalino waterproof/s. di Peter Cox

2) Applicare “macrocox”, l’intonaco macroporoso traspirante.


Le fasi 1 e 2 dovrebbero avvenire sequenzialmente, qualora si volesse procedere con la fase 1, che è facoltativa.

Lo stesso intervento ha rinnovato edifici storici e comuni appartamenti in tempi brevi, costi contenuti e, soprattutto, con la qualità garantita da sempre dalla Peter Cox.

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